SPECCHIO ROTTO

Troppi anni ho trascorso

a riflettermi in uno specchio rotto.

Troppi anni

ed ora

le immagini distorte a cui sono assuefatto

mi sembrano l’unica realtà

su cui riflettere.

 

Un frammento per ogni violenza subita.

Uno solo. Non di più.

E mille

e mille

e mille le immagini di me.

Mi riflettono da lucidi cristalli frastagliati.

 

Un solo frammento. Uno solo. Non di più.

Ed un’infinità di occhi

mi osservano..

imprigionati in lucidi cristalli frastagliati..

mi spaventano.

Alcuni sembrano piangere, molti soffrire.

Altri sono lividi, alcuni sconvolti.

Ed altri ancora delusi e stravolti e violati.

Ma tutti

inesorabilmente

inevitabilmente

Verdi.

 

Cerco ogni frammento attorno a me.

Lo raccolgo a mani nude.

Uno ad uno ad uno.

Li raccolgo a mani nude.

Mi tagliano, mi feriscono

Ma non mi fermo.

Non possono far altro che

farmi sanguinare.

Non possono far altro che

farmi soffrire

ancora.

 

Ed io..

Io devo averli tutti.

Tutti.

 

Tutti

per riunirli.

Tutti

per ricostruire uno specchio da troppi anni rotto.

Tutti

per avere la vera immagine di me.

Tremo.

Esito titubante.

Non il dolore,

ma

un pensiero

mi attanaglia.

È la paura che

mi sconvolge.

 

E se non mi riconosco?

O peggio.

E se mi riconosco e non mi piaccio?

 

Che altro potrò fare,

Se non avere più speranze?


Fulvio

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